Ocriculum, originariamente un centro umbro posto sul colle dove sorge l’attuale Otricoli, viene ricostruita in epoca romana nel fondovalle, più vicino al Fiume Tevere.

Di questa importante città romana restano dove notevoli ruderi di edifi pubblici, conosciuti fin dal Rinascimento. Fin dalla fine del 1700 queste rovine furono scavate, riportando alla luce una quantità enorme di opere d’arte e di iscrizioni. Tra queste opere ricordiamo il celebre Giove e i mosaici delle Terme, oggi custoditi nei Musei Vaticani assieme a molti altri reperti della città.

Nonostante molti monumenti finora rivenuti alla luce siano facilmente identificabili, la topografia della città presenta ancora molte incertezze a causa dalla mancanza di scavi sistematici. Ciò nonostante, il complesso dei resti visibili è imponente. Tra i monumenti appartenenti all’età Augustea, certamente quella maggiormente presente nella città, sono notevolmente ben conservati il Teatro, l’Anfiteatro e una imponente Costruzione ad Arcate che sosteneva uno dei monumenti più importanti della città, forse il Capitolium.

Al secondo secolo appartengono invece le Terme, ricche un tempo di mosaici figurati. Queste terme hanno l’interessante particolarità di essere state costruite su una spianata artificiale, creata inserendo l’oggi sottostante rio San Vittore in un cunicolo sotterraneo.