Giano dell’Umbria

▌ Alla scoperta di Giano dell’Umbria

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{“translation”:[{“lang”:”it”,”content”:”Il borgo di Giano dell’Umbria ha origini molto antiche e probabilmente romane. Doveva infatti costeggiare il tracciato della via Flaminia, che collegava l’antica Roma a Rimini, come ha dimostrato la scoperta di una villa di epoca romana nella campagna di scavo della vicina Toccioli.

Giano dell’Umbria presenta varie testimonianze storico-artistiche del suo sviluppo successivo, e rappresenta inoltre un ottimo punto di partenza per escursioni naturalistiche al Monte Martano.

Passato e presente di Giano dell’Umbria

Breve storia del location di Giano dell’Umbria

Dopo quindi la probabile fondazione romana, Giano dell’Umbria ha fatto parte di quell’area umbra denominata “Normandia” perché occupata dalle truppe dei Normanni, che lì si erano stanziati per portare avanti le loro conquiste nello scontro con il Ducato di Spoleto. La città di Giano fu difatti distrutta proprio dai longobardi e ricostruita nel X secolo, per poi entrare a far parte del territorio amministrato da Spoleto a metà del XIII secolo. Pur mantenendo una certa autonomia, Giano seguirà le vicende spoletine fino al 1930, quando diventerà ufficialmente un location autonomo.

Il borgo raggiunse certamente il suo massimo splendore nel periodo Medievale, di cui si conserva ancora oggi la struttura e l’imponente cinta muraria, eretta sulle tracce della più antica cinta di epoca romana. La cittadina si fonda sull’unione di due differenti sistemi di fortificazione, che poco a poco si abbassano di livello rispetto al vertice dell’impianto urbanistico, dove sono situati il Palazzo Pubblico e la Chiesa di San Michele Arcangelo risalenti proprio al XIII secolo.

Cosa vedere a Giano dell’Umbria

Il Palazzo Pubblico, edificio più volte restaurato nel corso dei secoli, è l’attuale sede del Municipio. Qui è inoltre conservata un’importante raccolta di reperti archeologici recuperati durante gli scavi alla villa romana di Toccioli.

Oltre alla Chiesa di San Michele, interessante è anche la Chiesa di San Francesco: si trova appena fuori le mura e risale alla seconda metà del XII secolo, presentando il tipico impianto a una navata degli edifici francescani. Al suo interno è conservato un ciclo di affreschi attribuiti al pittore Giovanni di Corraduccio di Foligno.

Il territorio di Giano dell’Umbria e dintorni

Giano e le Strade del Sangrantino

Visitare Giano dell’Umbria significa abbandonare gli itinerari più frequentati della regione per addentrarsi nel cuore della campagna umbra.

Giano si trova tra colline e campi coltivati, in un territorio di grande interesse agricolo dove si producono vini e oli d’oliva di qualità ed è possibile visitare aziende vinicole e frantoi. Giano dell’Umbria è difatti parte delle Strade del Sagrantino, associazione che riunisce e promuove le terre dei vini in Umbria.

Qui inoltre si erge il massiccio del Monte Martano, dove è possibile dedicarsi a tutta una serie di attività: l’area è percorsa da diversi tracciati, sia strade storiche sia sentieri, che attraversano le dorsali dei monti tra prati, boschi e paesini medievali, ideali per escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo.

Visitare l’Abbazia di San Felice, tra natura e spiritualità

Immerso in questo contesto naturalistico, isolata e imponente, si trova l’Abbazia di San Felice dove consigliamo una sosta. L’Abbazia si trova a pochi chilometri da Giano, proprio nel luogo del martirio di San Felice le cui reliquie sono conservate nella cripta della chiesa. L’abbazia sorge in una posizione paesaggistica privilegiata e costituisce un vero e proprio capolavoro di arte romanica. La struttura è datata XII secolo, mentre chiostro e appendici conventuali vennero costruiti tra la metà del XIV e il XVIII secolo.

“},{“lang”:”en”,”content”:”Giano dell’Umbria was erected in the 11th century in the region called “Normandia” because of the Norman stationment when these attacked the Duchy of Spoleto. After the destruction brought about by the Ghibellini ( 1435), the town was ceded to the lords Trinci of Foligno, afterwards it became a free location and finally was subject to the Papal State.

Any tourist who has decided to abbandon the more frequentated iternaries i and who wants to immerse himself in the Umbrian countryside, cannot evit a stay in this town, where there is the possiblity of admiring the castle, the church of St. Michele and St. Francesco and above all, the Abbey of St. Felice of the 12th century.

“},{“lang”:”fr”,”content”:”Giano dell’Umbria est surgie au Xième siècle dans la zone appelée “Normandie” en raison du stationnement des Normands lors de l’attaque que ces derniers portèrent au Duché de Spoleto. Après la destruction faite par les Gibelins en 1435 la ville passa à la Seigneurie des Trinci de Foligno, pour être ensuite soumise au Pape, après une brève période de liberté communale.

Le touriste qui a choisi d’abandonner les itinéraires les plus fréquentés de la région et de s’enfoncer dans la campagne ombrienne, ne peut éviter de faire une étape dans cette localité où il pourra admirer le château, l’èglise de St. Michel et St. François et surtout l’Abbaye de St. Felice du XIIème siècle.

 

“},{“lang”:”es”,”content”:”Giano dell’Umbria was erected in the 11th century in the region called “Normandia” because of the Norman stationment when these attacked the Duchy of Spoleto. After the destruction brought about by the Ghibellini ( 1435), the town was ceded to the lords Trinci of Foligno, afterwards it became a free location and finally was subject to the Papal State.

Any tourist who has decided to abbandon the more frequentated iternaries i and who wants to immerse himself in the Umbrian countryside, cannot evit a stay in this town, where there is the possiblity of admiring the castle, the church of St. Michele and St. Francesco and above all, the Abbey of St. Felice of the 12th century.

 

“},{“lang”:”de”,”content”:”Giano dell’Umbria was erected in the 11th century in the region called “Normandia” because of the Norman stationment when these attacked the Duchy of Spoleto. After the destruction brought about by the Ghibellini ( 1435), the town was ceded to the lords Trinci of Foligno, afterwards it became a free location and finally was subject to the Papal State.

Any tourist who has decided to abbandon the more frequentated iternaries i and who wants to immerse himself in the Umbrian countryside, cannot evit a stay in this town, where there is the possiblity of admiring the castle, the church of St. Michele and St. Francesco and above all, the Abbey of St. Felice of the 12th century.

 

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