Giancarlo Menotti, celebre compositore e librettista, è stato il fondatore del Festival dei Due Monti di Spoleto, che negli anni si è affermato come evento d’eccellenza conosciuto in tutto il mondo e dedicato interamente alla musica e alle arti.

Approfondiamo allora la storia e le curiosità di questo uomo che per primo ha creduto in questo visionario progetto che ha reso Spoleto capitale dell’arte internazionale.

Gli anni giovanili di Menotti

Menotti nasce a Cadegliano-Vigonago (Va) nel 1911, e sin da piccolo manifesta la sua passione per la musica e il teatro, traendo ispirazione dagli spettacoli di burattini.

Già all’età di sette anni compone delle canzoni e a 11 anni scrive sia il libretto che la musica della sua prima opera, La morte di Pierrot, e a 14 la seconda,The Little Mermaid (La Sirenetta), basata sulla celebre fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen.

Nel 1923 inizia il suo percorso formativo al Conservatorio Verdi di Milano, ma dopo la morte del padre, e su consiglio di Arturo Toscanini, la madre lo iscrive al Curtis Institute of Music di Philadelphia. Qui completa i suoi studi musicali sotto la guida di Rosario Scalero, e tra i suoi compagni di corso ci sono anche Leonard Bernstein e Samuel Barber, che diventerà suo collaboratore e compagno di vita.

Al 1937 risale il suo esordio al Metropolitan di New York, con Amelia Goes to the Ball (Amelia al ballo), un’opera buffa scritta nel 1936 durante il viaggio a Vienna insieme a Samuel Barber e ultimata l’anno successivo negli Stati Uniti. Grazie all’immediato successo verrà rappresentata in numerosi teatri americani e europei.

Nel 1939 le National Broadcasting Company invita Giancarlo Menotti a scrivere un’opera composta appositamente per la trasmissione radiofonica The Old Maid and the Thief (Illadro e la zitella).

Nel 1944 scrive sia la sceneggiatura che le musiche del Sebastian, il suo primo balletto, e nel 1945 compone un Concerto per Pianoforte e Orchestra prima di tornare a dedicarsi all’opera conThe Medium (La Medium, 1945) con The Telephone (Il Telefono, 1947), due grandi successi a livello internazionalo. Con The Consul (Il Console, 1950) ottiene una copertina sulla rivista “Time”, oltre al Premio Pulitzer per la maggiore opera musicale dell’anno e un successo tale da essere tradotta in 14 lingue e rappresentata in tutto il mondo.

Nel 1951, la rete NBC-TV gli commissiona un’opera lirica: Amahl and the Night Visitors (Amahl e gli ospiti notturni). Oltre ad essere la prima volta che una televisione commissiona un’opera lirica, è anche la prima volta di una trasmissione a colori nella storia della televisione. L’opera diventa ben presto uno simbolo natalizio gradito a un pubblico di ogni età, con più di 500 rappresentazioni all’anno in tutto il mondo. Appartiene a questo periodo anche il suo secondo Premio Pulitzer, The Saint of Bleecker Street (La Santa di Bleecker Street), rappresentata per la prima volta al Broadway Theatre di New York nel 1954.

Nel 1958 Menotti conquista ancora la ribalta con l’opera Maria Golovin, rappresentata prima a Bruxelles e poi a New York, dove al Metropolitan debutta anche con il libretto scritto per l’opera di Samuel Barber, Vanessa.

Giancarlo Menotti e Spoleto

In questo 1958 davvero prolifico, Menotti fonda il celebre Festival dei Due Mondi di Spoleto, di cui fin dall’inizio è protagonista indiscusso, tanto da guadagnarsi il titolo di Duca.

Pur assorbito dai lavori per il Festival, di cui è conduttore assoluto e che negli anni lo vedrà anche regista di numerose opere liriche, nel 1963 torna a comporre l’opera buffa L’ultimo selvaggio per l’Opéra Comique di Parigi: la prima opera che il prestigioso teatro francese commissiona a uno straniero dai tempi di Giuseppe Verdi e del suo Don Carlos.

Sempre del 1963 è The Labyrinth (Il labirinto), commissionata dalla NBC-TV, e del 1964 èMartin’s Lie.
Dal 1971 al 1976 la creatività di Menotti conquista altri preziosi spazi nel mondo dell’arte, poiché vedono la luce The Most Important ManTamu Tamu (L’ospite)The Hero (L’eroe) e The Egg (L’uovo).

Il 1977 lo vede ancora una volta grande protagonista dell’arte come fondatore: porta infatti il Festival di Spoleto negli Stati Uniti (Spoleto Festival Usa), con sede a Charleston, Sud Carolina, e ne sarà il timoniere fino al 1993, quando lo lascerà per condurre l’Opera di Roma.

Dopo la messa in scena dell’opera Juana la Loca (Giovanna la Pazza, 1979) commissionatagli dall’Opera di San Diego, nel 1986 debutta a Washington con Goya, l’opera sul grande pittore spagnolo che aveva iniziato a scrivere nel 1977 spinto dal tenore Placido Domingo, che ne sarà poi il protagonista.

Sempre nell’86 il Festival di Spoleto raggiunge un altro continente, poiché Menotti riesce a portare nell’australiana Melborune la sua creatura, dirigendo per tre edizioni lo Spoleto Festival di Melbourne, che nel 1990 cambierà il suo nome originario con Melbourne International Festival of the Arts. Solo due anni dopo, nel 1988, i Giochi Olimpici di Seul si aprono con Giorno di Nozze, un’altra opera commissionata a Menotti appositamente per questo evento.

Compositore dotato di creazioni melodiche estremamente comunicative e fortemente legato alla tradizione (in più di un’opera si avverte una chiara influenza pucciniana), Giancarlo Menotti è riuscito a trasmettere con la sua arte tratti di grande, eclettica godibilità, lasciando un segno nel solco dell’opera contemporanea.

Con il Festival di Spoleto, che considerava “l’errore fondamentale della sua vita”, come ripeteva a ogni inaugurazione, ha voluto sin subito focalizzare l’attenzione sull’importanza di uno scambio tra diverse culture in un unico punto d’incontro in cui giovani artisti potessero interagire in tutte le arti dello spettacolo, mettendo in scena produzioni nuove ma anche riproponendo opere rare, addirittura dimenticate, oppure riportando in scena opere di repertorio ma seguendo stili diversi dal solito, come per coglierne gli aspetti più nascosti fino ad allora agli occhi del pubblico.

Il mondo dell’arte (e non solo) gli ha tributato numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Guggenheim Award, The Italian Music Award, The Kennedy Center Honors e il New York Music Critics’ Circle Award.

In Italia ha ricevuto la Gran Croce di Casa Savoia, ed è stato nominato membro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e membro onorario dell’American Academy and Institute of Arts and Letters per il suo contributo alla musica e all’arte.

Nel 1991 il “Musical America’s” ha nominato Giancarlo Menotti Musicista dell’Anno.
Dal 1992 al 1994 è stato Direttore Artistico dell’Opera di Roma e negli ultimi anni, oltre alla conduzione del Festival di Spoleto, ha preferito dedicarsi alla sua musica, componendo il suoTrio per piano, violino e clarinetto (1997) e Jacob’s Prayer, una cantata per coro e orchestra presentata a San Diego nel 1997.

Il Duca si è spento il 1 febbraio 2007 a 96 anni, mentre si trovava a Montecarlo insieme al figlio, Francis Menotti, regista del grande concerto Music and Magic organizzato per festeggiare il cinquantesimo anniversario del Festival dei Due Mondi e di sabato 17 febbraio 2007 all’Auditorium della Conciliazione di Roma con l’Orchestra Nazionale del Belgio.