Scegliere tra gli itinerari in bici in Umbria può essere un’operazione complessa, considerato l’alto numero di possibilità esistenti. La regione infatti è ricca di percorsi, che uniscono le bellezze paesaggistiche a quelle storico artistiche.

Noi di Bella Umbria abbiamo cercato di fare una selezione per suggerirvi alcuni tour adatti a vari livelli di preparazione fisica.

Iniziamo il nostro viaggio dalla parte più settentrionale della regione, comunemente chiamata Altotevere. Da Città di Castello si può partire in bicicletta, meglio se da cicloturismo, alla scoperta delle bellezze della zona. Da Città di Castello dunque, si raggiunge San Secondo per poi salire verso Monte Santa Tiberina. Il borgo si erge su un cucuzzolo in mezzo ai boschi, dal quale si dominano le valli umbre e toscane; in questo luogo si può mettere in programma una breve sosta per godere così del panorama mozzafiato sulla valle circostante. 

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In bici tra Panicale, Città della Pieve e Paciano

Spostandoci verso la zona più occidentale dell’Umbria, passiamo ad un itinerario maggiormente impegnativo per i suoi 850 mt di dislivello.

Il percorso è da affrontare necessariamente con una mountain bike, considerati gli ampi tratti sterrato, ma è probabilmente uno dei più bei percorsi dell’Umbria sia per chi vuole godere dei meravigliosi panorami, sia per chi è interessato a visitare le città d’arte, considerato che passa attraverso i comuni di Panicale, Città della Pieve e Pacianoa.

Si parte da Panicale, non prima però di aver visitato alcuni pezzi pregiata del paesino umbro: Palazzo del Popolo, la Collegiata di San Michele, il complesso di San Sebastiano e il Teatro Cesare Caporali. Scopri di più su cosa vedere nell’articolo dedicato a Panicale

Prima la strada asfaltata e poi lo sterrato accompagnerà i ciclisti, al termine di 18 km, verso Città della Pieve. Arrivati a Città della Pieve, splendido borgo è caratterizzato da un’ampia cinta muraria di origine trecentesca, sono da visitare il duomo e la Torre del pubblico alta 38m, oltre al vicolo più stretto d’italia chiamato pittorescamente “baciadonne”. Leggi anche il nostro articolo su Città della Pieve

Dopo Città della Pieve inizia la parte più impegnativa del percorso, con una salita che condurrà i cicloturisti in prossimità del Monte Pausillo, per poi scendere nuovamente verso Paciano.  

La città medievale di Paciano è posta sul Monte Petrarvella (391 m s.l.m.) dove, in antichità, si trovava un tempio consacrato al dio Giano. Vi si può accedere da tre porte: la Fiorentina, la Perugina e Porta Rastrella. Una passeggiata per i vicoli del centro permette di immergersi in antiche atmosfere. Entrando da porta Rastrella ci si trova di fronte palazzo Cennini (XIV secolo), ristrutturato dal cardinale Francesco Cennini intorno al 1500. Scopri cosa vedere nel suggestivo borgo grazie all’articolo su cosa vedere a Paciano

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Lago Trasimeno in Bici

Un altro itinerario dal grande fascino è quello relativo al Lago Trasimeno, che partendo da Castiglione del Lago si alterna tra pista ciclabile intorno e lago e zone circostanti.

Il centro storico di Castiglione del Lago, con le sue mura medioevali e le tre porte d’ingresso, merita una sosta ed una visita accurata, anche in virtù della splendida visuale che offre sul Lago Trasimeno. Verrà percorsa la strada del Vino dei Colli del Trasimeno e dopo aver superato Vaiano e le tenute sul lago di Chiusi, si va in direzione in direzione di San Fatucchio, proseguendo tra discese di campi coltivati.

Per tutte le informazioni su cosa vedere nel borgo, leggi il nostro articolo dedicato a Castiglione del Lago. Certamente notevoli sono la Rocca del Leone, stupenda fortezza pentagonale di origine medioevale, che rappresenta uno dei migliori esempi di architettura militare della regione, e il Palazzo della Corgna,elegante dimora gentilizia di natura rinascimentale fatta costruire da Ascanio della Corgna nel 1560 su progetto del Vignola o di Galeazzo Alessi.

Nei dintorni, da visitare i piccoli centri posti sulle colline tra Umbria e Toscana, come Gioiella, Villastrada, San Fatucchio, nonché l’ambiente naturale del Lago Trasimeno, terzo per estensione tra quelli italiani.

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Verso Piediluco e Marmore in bici

Scendendo più a sud, un altro itinerario particolarmente apprezzato per le sue bellezze paesaggistiche quello relativo al Lago di Piediluco al fiume Velino e alle cascate delle Marmore.

L’itinerario parte dal Parco i Campacci, a Marmore, nei pressi del belvedere sulle Cascate. Da qui in direzione Piediluco percorrendo le sponde del fiume Velino. Il paese di Piediluco, che dà il nome al lago, si trova affacciato proprio sulla riva e rappresenta un’occasione imperdibile per una sosta rilassante e per godersi la tranquillità di questo angolo della regione.

Si prosegue seguendo le indicazioni per il Lago di Ventina, imboccando una strada tranquilla e immersa nel verde di una fitta vegetazione che riconduce fino alle rive del lago, dalla parte opposta di Piediluco. All’incrocio che si incontra al chilometro 17, subito dopo il ponte sul Velino, giriamo a sinistra in direzione di Terni e, ripercorrendo a ritroso la prima parte del percorso, in 3 chilometri torniamo al punto di partenza.

Da non perdere la Cascata delle Marmore, costruita nel 290 a. C. per volere del console romano Curio Dentato, che convoglia le acque del Velino nel sottostante fiume Nera con un salto di ben 165 metri. Consigliamo durante il percorso di concedersi una sosta al tranquillo Lago di Piediluco, posto tra alture ricoperte di lecci, al confine con il Lazio, meta ideale per appassionati di velismo, canottaggio e sci acquatico.

Qui si trova la pista ciclabile della regione che collega la città di Spoleto a quella di Assisi, un totale di 60 km che vanno ad aggiungersi ai 30 km della Spoleto-Norcia altro percorso ciclabile di recente apertura che attraversa la Valnerina lungo il tracciato della vecchia ferrovia.

Tornando alla Spoleto-Assisi, il percorso è adatto a tutta la famiglia essendo per la sua totalità pianeggiante e affiancando per lunghi tratti le sponde del fiume Marroggia. Un occasione per vivere la bella campagna umbra ma anche per visitare i borghi che la costeggiano come Bevagna e Cannara.