Cosa vedere a Gualdo Tadino in un giorno, la pittoresca cittadina ai piedi dell’Appennino Centrale, famosa per le sue fabbriche di ceramiche artistiche? Scopritelo con a nostra mini guida!
A dominare dall’alto la cittadina umbra fin dal Medioevo la Rocca Flea, antica architettura difensiva simbolo della città. La fortezza dal colore chiaro fu ricostruita da Federico II a metà del Duecento e restaurata da Biordo Michelotti nel XIV secolo. Dopo essere stata la lussuosa residenza dei Cardinali Legati nel Cinquecento, ospita oggi la Pinacoteca comunale e il Museo della Ceramica.
Gualdo Tadino è infatti uno dei più importanti centri ceramici umbri, universalmente conosciuta come “la Città della ceramica”. Le origini di questa produzione risalgono al Trecento, quando i ceramisti locali esportavano i loro prodotti in fiere e mercati umbri, ma è a partire dal XIX secolo che divenne il centro italiano più importante per la produzione di maioliche di tradizione mastrogiorgesca. Da lì in poi moltissimi gualdesi si sono identificati nella maiolica, intere generazioni hanno dato il loro apporto all’evoluzione tecnico-artistica, tutta la classe politica ha vissuto a contatto con la graduale trasformazione da bottega artigianale a piccola industria.
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Altri importanti lasciti del Medioevo possono essere ammirati in Piazza Martiri della Libertà, il cuore del centro storico di Gualdo, dove troviamo la Torre Civica duecentesca ed anche il Palazzo del Podestà riedificato nel Settecento (in seguito ad un terribile terremoto) sul precedente Palazzo delle Arti e dei Priori.
Al suo interno è ospitato il Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti”, nato al fine di recuperare la memoria dell’esperienza migratoria del popolo italiano, partito in massa verso “terre lontane” dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento.
Edificato nel XIII secolo, il Duomo di San Benedetto presenta una caratteristica facciata con tre portali e un bellissimo rosone romanico. All’interno potrete apprezzare la bellezza dell’altare con i bassorilievi dedicati al Santo e l’urna con le spoglie del Beato Angelo. Degna di nota la fontana adiacente di origine cinquecentesca attribuita a Sangallo il Vecchio.
La chiesa di San Francesco è un edificio gotico risalente al XII secolo, ricorda le chiese di Assisi ed è caratterizzato da una facciata a capanna, un portale ad arco trilobato e un’unica navata. Consacrata dai francescani nel 1315 fu più volte restaurata, la chiesa custodisce al suo interno numerosi affreschi del XIV secolo, un pregevole crocifisso sospeso sull’abside e l’opera più antica di Matteo da Gualdo: la Madonna col Bambino.
Cosa vedere a Gualdo Tadino in un giorno uscendo dal centro storico? A sud-ovest dell’attuale centro di Gualdo Tadino, vicino all’antico percorso della via Flaminia, sorgeva l’area della città romana di Tadinum. A partire dal 2004 numerose campagne di scavi archeologici hanno portato alla luce cinque complessi edilizi che oggi è possibile ammirare: le terme pubbliche, il foro civile con adiacente area sacra, un’area di mercato ed una grande domus.
Un luogo di pace, meditazione e silenzio che ricorda il luogo di eremitaggio e di penitenza del beato Angelo da Gualdo è il Santuario Madonna del Divino Amore, retto sin dal 1564 dai Frati Minori Cappuccini. Questi ultimi costruirono la chiesa e il Convento nel luogo dove precedentemente sorgeva la chiesa di San Michele Arcangelo, appartenuta ai Monaci Eremiti Benedettini.
Situato in un’amena località, dove il misticismo e la natura si fondono, si trova il piccolo eremo di Santo Marzio incastonato tra la vegetazione. Inizialmente costruito dai seguaci di San Francesco nel 1219 e dove, nel 1224, dimorò lo stesso Santo, l’eremo prese il nome da un terziario francescano affascinato dall’ordine che decise di vivere lì come eremita (anche quando i frati abbandonarono tale luogo per trasferirsi in città per evangelizzare e soccorrere la popolazione dopo il terribile incendio che nel 1237 distrusse Gualdo Tadino), costruendo una nuova chiesetta ed abitazione. A rendere piacevole e confortevole la sosta numerosi tavoli, panchine, un grande braciere per le grigliate e due fontane dalle quali zampilla acqua freschissima.
Manifestazione folkloristica da non perdere, particolarmente sentita dai gualdesi, è il Palio chiamato Giochi de le Porte, che si volge l’ultimo weekend di settembre, quando la cittadina si immerge totalmente in un’atmosfera medievale, facendo rivivere l’antico palio di San Michele Arcangelo patrono della città con 3 giornate di taverne, sbandieratori, corteo storico, gare e grande festa della domenica!
Cosa fare a Gualdo Tadino
Cosa fare a Gualdo Tadino secondo la nostra mini-guida? Se dopo aver ammirato il Museo Civico della Rocca Flea vi siete appassionati alla produzione di ceramiche artistiche gualdesi, vi suggeriamo di visitare una bottega di ceramica artigianale specializzata nella pittura a lustro oro e rubino.
Per chi ama il contatto con la natura, situata a circa 1000 metri sul monte Serra Santa, la Valsorda consente di ammirare un suggestivo panorama arricchito da due piccoli laghetti carsici. Meta obbligata per escursionisti e appassionati della montagna che desiderano ammirare la fioritura primaverile dei prati, dalla splendida vallata è infatti possibile raggiungere le vette circostanti attraverso antichi sentieri e tratturi, percorribili anche in mountain bike e a cavallo, per ammirare il paesaggio incontaminato e di rara bellezza dell’Appennino Umbro-Marchigiano e, in lontananza, il Mare Adriatico. In inverno è inoltre possibile praticare sci di fondo, sci escursionismo, snow-bord e passeggiate con le ciaspole.
A soli 12 km da Gualdo, il famoso Parco del Monte Cucco offre una serie di richiami come il volo libero, e la visita alle misteriose Grotte del Monte Cucco.
Un’area verde a cui tutti i cittadini gualdesi sono affettivamente legati è il parco della sorgente Rocchetta, situato alle pendici del monte Serrasanta e composto da un verde giardino, una vasca contenente pesci d’acqua dolce, alberi dalla folta chioma, panchine per sedersi, due cannelle per il prelievo della fresca acqua sorgiva e una cascata naturale che viene giù dalla montagna, attraverso la roccia, fin dentro la vasca dei pesci.
Cosa Mangiare a Gualdo Tadino
Se chiedete a un buongustaio cosa mangiare a Gualdo Tadino vi consiglierà sicuramente i piatti legati alla tipica cultura contadina dove l’olio extravergine, il tartufo bianco e nero, le paste tradizionali fatte a mano, i sughi semplici o di cacciagione ed i vini locali sono elementi fondamentali!
Tra i primi piatti particolarmente prelibati suggeriamo quindi di assaggiare gli strangozzi al tartufo, una pasta simile alle tagliatelle, ma senza uova, con sezione più spessa ma di lunghezza inferiore.
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Indubbiamente degni di nota anche gli antipasti di cicerchie, i fagioli, i funghi, il salame, il prosciutto di montagna, le zuppe di legumi, la carne alla brace, la polenta al coccio, le patata sotto la brace.
Altro piatto tipico della tradizione gastronomica gualdese è il Brisciarello, una torta rustica con foglie di silene, pianta utilizzata anche per preparare gustose frittate.
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