La Calamita Cosmica è un’opera monumentale e controversa dello scultore italiano Gino De Dominicis, esposta all’interno dell’Ex Chiesa della Santissima Trinità Annunziata nel centro storico di Foligno.

Dopo anni di inutilizzo ed abbandono, la Chiesa fu restaurata dalla Regione Umbria e dalla Cassa di Risparmio di Foligno per essere adibita a polo museale. Completamente svuotata, la navata centrale dell’edificio si prestò quindi ad ospitare in tutta la sua lunghezza i 24 metri dello scheletro che forma la Calamita Cosmica. L’opera, realizzata segretamente nel 1988 e mostrata al pubblico per la prima volta nel 1990 a Grenoble, trovò definitiva collocazione solo nel 2011 nella citata Chiesa di Foligno, che curiosamente ne divenne un’ambientazione ideale. Prima di allora, la Calamita Cosmica venne spostata ed esposta in varie sedi in Italia e in Europa, dalla Mole Vanvitelliana di Ancona a Piazza Duomo a Milano fino alla Reggia di Versailles a Parigi, suscitando interesse e dibattito.

Vediamo dunque di capire più da vicino le caratteristiche di quest’opera unica e le informazioni pratiche utili per visitarla di persona a Foligno.

A Foligno la Calamita Cosmica, capolavoro di De Dominicis

Caratteristiche dell’opera Calamita Cosmica

L’opera “La Calamita Cosmica”, così chiamata dallo stesso autore, rappresenta uno scheletro umano di circa 24 metri di lunghezza e 4 metri di larghezza, steso sulla schiena.

Lo scheletro riporta una precisa ed esatta anatomia, ad eccezione del grosso naso a becco d’uccello posto sul suo volto. Questo curioso particolare salta subito all’occhio e rende lo scheletro una sorta di mostro monumentale. L’intento di De Dominicis era infatti quello di provocare un senso di inferiorità e piccolezza dell’umano, di fronte a qualcosa di palesemente sovraumano e quindi inaccessibile.

Lo scheletro pare reggere un’asta di ferro di colore oro, situata in equilibrio sulla punta del dito medio della mano destra. L’asta dorata rappresenta, appunto, quella calamita che crea un contatto diretto tra lo scheletro e il cosiddetto mondo cosmico che lo circonda. Il centro di tutta l’opera sta proprio in questo legame tra l’uomo e la realtà che lo circonda, con l’asta a creare una sorta di campo magnetico che ingloba lo scheletro stesso, il quale ne è allo stesso tempo creatore e fruitore.

Affermava Italo Tomassoni in merito alla Calamita:

Non si conosce la genesi di Calamita Cosmica, che è il titolo attribuito all’opera da Gino De Dominicis in occasione della prima comparsa in pubblico dell’opera al Museo d’Arte Contemporanea di Grenoble. L’opera venne realizzata dall’artista nel più assoluto segreto ed esposta a sorpresa al Magazin di Grenoble nel 1990. Ricomparirà sei anni dopo, sola, esposta da Gino De Dominicis nella magnificenza del cortile della Reggia di Capodimonte a Napoli come esempio non solo della sua forza creativa, ma anche dell’altra prerogativa del suo talento consistente nel presentare un’opera come un universo assoluto che esaurisce in se stessa le ragioni del suo essere”.

Gino De Dominicis, l’artista della Calamita Cosmica

Gino De Dominicis (Ancona 1947 – Roma 1998) è stato un protagonista piuttosto controverso dell’arte italiana del secondo dopoguerra. Per la sua produzione differenziata e unica, è difficile collocarlo tra le correnti dell’epoca e non può essere definito parte dell’Arte Povera, della Transavanguardia o dell’Arte Concettuale.

D’altronde, egli cercò sempre di rendersi indipendente dalle mode e dalle avanguardie sia nel suo lavoro sia nella vita: si allontanò il più possibile da quella che vedeva essere un’omologazione delle arti contemporanee, riducendo le proprie apparizioni pubbliche e la pubblicazione di cataloghi. Per questi atteggiamenti, la sua figura è a tutt’oggi circondata da un certo alone di mistero: egli si distinse per l’isolamento e la riservatezza attorno alla sua persona.

Tra i temi più ricorrenti nelle sue opere, troviamo spesso elementi alchemici e religiosi: croci, stelle, piramidi, figure geometriche e soprattutto figure con lunghi nasi. L’idea di De Dominicis era che l’arte fosse appunto creazione e magia, non comunicazione. Nella sua visione, anche lo spettatore risultava superfluo all’opera, il cui valore si mostrava e esauriva in se’ stessa.

Visita alla Calamita Cosmica a Foligno

Informazioni pratiche: orari e biglietti

La Calamita Cosmica si trova all’interno dell’Ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata di Foligno, in via Garibaldi 153/A. L’opera è visitabile nei seguenti giorni e orari:

Dal Lunedì al Venerdì: chiuso

Sabato e Domenica: dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00

Il biglietto d’ingresso ha un costo di € 7,00.  Il costo del biglietto per i soci TouringClub, soci FAI e gruppi sopra 15 unità è di €5,00. Possibilità di ingresso ridotto a € 3,00 per i ragazzi dai 7 ai 18 anni. L’ingresso è gratuito per bimbi fino a 6 anni, guide turistiche, giornalisti, portatori di handicap e loro accompagnatori.

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