Descrizione
Edificato nel XVIII secolo in Piazza Fortebraccio (già Piazza Grimana), in prossimità dell’Arco Etrusco (poderosa costruzione monumentale della cinta muraria più settentrionale dell’antica Perusia), Palazzo Gallenga Stuart fu per lungo tempo dimora gentilizia della famiglia Antinori.
Il Palazzo è un tipico esempio di architettura barocca. La facciata, caratterizzata da blocchi di grandi finestre, cornicioni in mattoni e pilastri, venne realizzata da Pietro Carattoli tra il 1748 e il 1758, su progetto dell'architetto romano Francesco Bianchi. A piano terra le lesene sono doriche; al primo piano sono ioniche ed al secondo sono corinzie: una sorta di richiamo ai tre periodi architettonici greci. Le lesene del secondo piano sorreggono la balaustra sporgente, che gira intorno all'attico. Di notevole pregio architettonico sono il vestibolo con stucchi e busti del ’700 e lo scalone principale. Al piano nobile di Palazzo Gallenga Stuart è possibile ammirare alcune sale con pareti affrescate e arredi dell’epoca.
Nel 1720 un giovanissimo Carlo Goldoni esordì come attore eseguendo la sua prima recita - nelle adiacenze dell’odierna Sala Goldoniana - raccogliendo i primi successi.
All'interno dell'Aula Magna è conservato un ciclo d'affreschi realizzato dal pittore futurista perugino Gerardo Dottori negli anni Trenta, denominato L'apoteosi di Roma.
Nel 1875 il Palazzo venne acquistato da Romeo Gallenga Stuart e assunse l'attuale nome. Nel 1926 il Conte Gallenga Stuart cedette il palazzo al Comune di Perugia, e dal 1927 divenne sede dell'Università per Stranieri di Perugia. Nel 1931 un facoltoso studente statunitense, Frederick Thorne Rider, poi divenuto cittadino onorario di Perugia, elargì un'ingente donazione all'Università, che consentì di realizzare la facciata posteriore e una nuova ala del palazzo.
Fondata nel 1926 e dal 1992 riconosciuta come Istituto Statale a ordinamento speciale, l’Università per Stranieri è la più antica e prestigiosa istituzione italiana impegnata nell'attività di insegnamento, ricerca e diffusione della lingua e della civiltà d'Italia in tutte le loro espressioni. Si occupa, inoltre, della formazione e aggiornamento dei docenti che insegnano l'italiano come lingua straniera. Organizza corsi di alta cultura e specializzazione.