Descrizione
Il Duomo di Foligno è situato nel pieno centro di Foligno, in Piazza della Repubblica, ed è il massimo monumento artistico cittadino. L'edificio è noto come Cattedrale di San Feliciano, poiché sorge proprio nel luogo in cui il santo e patrono della città venne martirizzato e sepolto nel 251 d.C.
Cattedrale di San Feliciano, Foligno
La cattedrale presenta un'interessante sovrapposizione di stili ed epoche successive: eretta sul sito di un edificio sacro risalente al IX-X secolo, venne rinnovata nel 1133. Subì una prima aggiunta nel 1201 (il transetto sinistro) e degli ingrandimenti tra il 1457 e il 1465 (coro ed abside). Seguirono poi delle trasformazioni importanti:
- la prima portò alla demolizione delle navate laterali e diede all'edificio l'attuale forma a croce latina con navata unica e volte a crociera, il tutto sotto la supervisione di Cola Da Caprarola
- tra il 1543 e il 1548 venne aggiunta la cupola, su disegno di Giuliano di Baccio D'Agnolo
- la seconda radicale trasformazione avvenne a cavallo tra '700 e '800, con un intervento in stile neoclassico progettato da Giuseppe Piermarini
- nel 1904 vennero restaurate le facciate esterne, ripristinando le originarie forme romaniche
- già restaurata dopo il terremoto del 1997, è attualmente in attesa di nuovi interventi di ripristino e messa in sicurezza [IN ATTESA DI AGGIORNAMENTI SULLA RIAPERTURA]
L'esterno della Basilica è ben riconoscibile per le caratteristiche fasce bianche e rosa. La facciata presenta archi multipli e una loggetta affiancata da bifore, oltre al mosaico raffigurante "Cristo in trono tra San Feliciano e Messalina", protettori della città e raffigurati assieme a papa Leone XIII committente del lavoro.
La facciata secondaria si apre sul lato più grande di Piazza della Repubblica e vi troviamo una grande ricchezza di elementi decorativi e di simboli evangelici. La facciata è meglio conservata e si caratterizza anche per il portale romanico, decorata con bassorilievi.
All'interno dell'antica chiesa romana rimane solamente la cripta mentre le tre navate, dopo aver subito notevoli modifiche già nel 400 e nel 500, hanno assunto in seguito al progetto di Vanvitelli e all'intervento di Giuseppe Piermarini l'aspetto attuale. Tra le opere più significative presenti nel Duomo, va evidenziata la cappella cinquecentesca del Sacramento di Antonio da Sangallo il Giovane.